Il 16 maggio 2000 i Pearl Jam pubblicano il loro sesto album studio: Binaural. Il titolo dell’album rimanda alla modalità di registazione binaurale di alcune canzoni.
L’album, realizzato dopo un periodo di riposo dal tour mondiale per la promozione di Yeld (1998), è pervaso da un’atmosfera più cupa rispetto ai lavori precedenti e da un criticismo sociale che Eddie Vedder giustifica così:
“I think what everyone’s looking for, y’know, is freedom…That’s part of being comfortable in your own skin. I know I had a problem with being told what to do, and had a problem with being mentally and physically constricted. All of humanity is searching for freedom and I think its important to know when you have it, too.”
Nonostante la critica lo accolga positivamente sarà il primo album dei Pearl Jam a non raggiungere il disco di platino degli Stati Uniti.
L’immagine sulla copertina è una fotografia leggermente modificata della Nebulasa Clessidra scattata dal Telescopio Spaziale Hubble.
All’interno dell’album si trovano le immagini della Nebulosa Elica e della Nebulosa Aquila
La scelta delle immagini è dettata dalla conspevolezza che nella musica, come in qualunque altro ambito ciò che possiamo realizzare è tremendamente piccolo se confrontato con all’orizzonte che ci avvolge.
Nelle parole del bassista Jeff Ament: ” I think we wanted the artwork to represent that….One of the themes that we’ve been exploring…is just realizing that in the big scheme of things, even the music that we make when we come together, no matter how powerful it is, it’s still pretty minuscule. I think for me the whole space theme has a lot to do with scale. You know, you look at some of those pictures, and there are thirteen light years in four inches in that picture.”
La Nebulosa Clessidra è una giovane nebulosa planetaria che si trova a 8000 anni luce di distanza dalla Terra nella direzione della costellazione della Mosca. Scoperta da Annie Cannon Jump la nebulosa planetaria è ciò che resta di una stella grande quanto il Sole che sta lentamente morendo eiettando gas. La figura perfettamente geometrica con un gioco di prospettiva dovuto alla nostra posizione rispetto alla Nebulosa ci restituisce la suggestiva immagine di un occhio che ci scruta dal cosmo.
La Nebulosa Elica è una delle nebulose planetarie più vicine a noi e meglio fotografate; a soli 650 anni luce dalla Terra la nebulosa Elica documenta la lenta morte di una stella come il Sole.
A differenza delle nebuolse precedenti la Nebulosa Aquila non ha a che fare con la morte delle stelle ma con la loro nascita. Neicompatti globuli di gas che compongono queste torri stanno nascendo nuove stelle: al loro interno l’idrogeno molecolare (l’idrogeno è l’elemento in assoluto più abbondante bel’universo) collassa su se stesso e accumula sempre più gas dando origine a nuove caldissime stelle.
Le immagini qui raccolte sono state prese dal Telescopio Spaziale Hubble messo in orbita attorno alla Terra il 24 aprile del 1990. In 22 anni di onorato servizio, grazie alla sua posizione privilegiata al di sopra dell’atosmosfera terrestre , Hubble ha letteralemtne cambiato il nostro modo di concepire l’universo.