Pubblicato nel 2001 nell’album Origin of Simmetry dalla band inglese Muse, Space Dementia è uno splendido esempio di commistione tra elementi elettroni e virtuosismi classici.
Matthew Bellamy front man del gruppo dichiara di essersi ispirato per la canzone allo stato confusionale causato dalla lunga permanenza in orbita spaziale , con pochi rapporti sociali e alterati rapporti sonno – veglia.
Ed è del 7 gennaio scorso la notizia che è proprio nel rapporto sonno – veglia la maggior difficoltà ad intraprendere un viaggio spaziale; è quanto risulta dall’esperimento Mars 500 condotto da ESA e Agenzia Spaziale Russa e conclusosi il 4 novembre 2011 che ha visto 6 volontari (selezionati e addestrati appositamente dall’ESA) chiudersi in totale isolamente in una finta astronave in una periferia di Mosca; i sei eroi (a mio avviso dei pazzi) sono entrati nel “bunker” il 3 giugno 2010 per restarci ben 500 giorni simulando in tutto e per tutto una missione su Marte con tanto di ipotetica discesa di tre dell’ equipaggio sul suolo del pianeta rosso: una stanza riempita di sabbia.
I risultati parlano chiaro: l’assensa di luce solare ha provocato alcuni problemi di comportamente, umore e rendimento sui quali è necessario lavorare prima di poter intraprendere una vera e propia missione verso il pianeta rosso (ricordiamo che un simile esperimento precedente venne interrotto per una lite e un tentato flirt con l’unica donna dell’equipaggio).
Matthew Bellamy non ha aspettato tanto; gli è bastato attingere dalle popolari serie di fantascienza per scrivere la slendida canzone : “Space Dementia is the term NASA Used for what happens if you’re left out in space for a long time, because if you truly conceptualise the situation of being there and looking back at Earth, it can drive you mad, The song’s about a person who’s quite important in my life and who gives me space dementia when I look at them. It’s about being intensely engrossed so that you become obsessive and almost nasty”.
Ancora una volta la scienza non è che un’immagine, una sensazione; e il rock se ne serve per creare pura arte.
SPACE DEMENTIA
Mmmmm
H8 is the one for me
It gives me all I need
And helps me coexist
With the chill
You make me sick
Because I adore you so
I love all the dirty tricks
And twisted games you play
On me
Space dementia in your eyes and
Peace will arise
And tear us apart
And make us meaningless again
Mmmm, yeah
You’ll make us wanna die
I’d cut your name in my heart
We’ll destroy this world for you
I know you want me to
Feel your pain
Space dementia in your eyes and
Venus will arise
And tear us apart
And make us meaningless again
Ooooh …
SPACE DEMENTIA
H 8 (microcomputer),
è quello per me
mi dà tutto ciò di cui ho bisogno
e mi aiuta a coesistere
con lo scoraggiamento
Mi mandi in bestia
perchè ti adoro così tanto
amo tutti gli sporchi trucchi
e i giochi confusi che fai
su di me
Space dementia nei tuoi occhi
e la pace sorgerà e ci distruggerà
e ci renderà di nuovo insignificanti
Ci farai voler morire
inciderei il tuo nome nel mio cuore
distruggeremo questo mondo per te
so che vuoi che io
provi il tuo dolore
Space dementia nei tuoi occhi
e Venere sorgerà e ci distruggerà
e ci renderà di nuovo insignificanti